Circolazione

Plesso emorroidario: cosa sono le emorroidi, perché si infiammano e come intervenire

Il plesso emorroidario è l’insieme di tutti quei piccoli vasi sanguigni responsabili del processo microcircolatorio dell’area anale. Come in tutte le altre parti del corpo, la corretta attività degli apparati microcircolatori è importante per garantire il normale funzionamento delle cellule che compongono i tessuti di questa zona.

Plesso emorroidario: un po’ di anatomia

A permettere il processo di defecazione, ovvero il momento in cui il nostro corpo espelle sotto forma di feci le scorie derivate dalla digestione, è l’azione combinata di muscoli e vasi sanguigni che compongono l’area interessata. Sebbene il processo di defecazione sia principalmente involontario e determinato dai movimenti peristaltici dell’intestino, l’apertura dell’ano avviene per mezzo di un muscolo, detto sfintere, che viene contratto volontariamente dal soggetto al momento dell’evacuazione. Insieme a quella dello sfintere è importante l’azione di un cuscinetto vascolare, composto da piccoli vasi sanguigni e posto in prossimità di questa struttura muscolare: si tratta del plesso emorroidario, composto da una fitta ed intricata rete di piccole vene che prendono il nome di vene emorroidali. È grazie al processo microcircolatorio che avviene al suo interno che le cellule dello sfintere e canale anale possono essere costantemente nutrite e ossigenate.

Oltre a garantire il corretto funzionamento delle cellule, questi vasi hanno la particolarità di gonfiarsi e sgonfiarsi durante il fisiologico processo di defecazione, permettendo di mantenere la continenza delle feci.

Emorroidi: infiammazioni del plesso emorroidario

Come accade frequentemente per l’apparato circolatorio e microcircolatorio degli arti inferiori, anche i vasi che compongono il plesso emorroidario possono essere coinvolti da stati infiammatori che comportano la comparsa di varici. Meglio noti come vene varicose, questi vasi sanguigni alterati sono la causa dell’insorgenza di ingrossamenti nodulari, principali responsabili della malattia emorroidaria.

Lo stato alterato di questi vasi può interessare il plesso sottomucoso o sottocutaneo: si distinguono dunque in emorroidi interne ed emorroidi esterne, che possono generare disturbi di diverso tipo in fase infiammatoria.

Si differenziano anche per il loro aspetto e per le modalità di individuazione:

  • Emorroidi interne. Non visibili ad occhio nudo, questo tipo di varici si trova all’interno dell’ano, più precisamente nell’area sottomucosa. Generalmente non generano dolore al soggetto che ne soffre, e si possono osservare soltanto durante il processo di defecazione in cui escono all’esterno del canale per poi rientrare in maniera spontanea. Se il prolasso che le coinvolge è completo oppure sono associate all’insorgenza di ragadi possono diventare dolenti.
  • Emorroidi esterne. Queste varici sono sempre situate all’interno dell’ano ma nel tratto più in basso, ai margini dell’orifizio. Per questa ragione sono più facili da individuare anche ad occhio nudo, il loro prolasso è più frequente e si percepiscono come protuberanze dure e dolenti.

La classificazione delle emorroidi non si basa soltanto sulla loro posizione: se è presente uno stato di malattia emorroidaria, la sua entità è definita dalla gravità del quadro clinico. Secondo il grado di severità della condizione, le emorroidi possono essere classificate dal primo al quarto grado (dal meno grave al più grave). Sebbene negli stadi più avanzati il dolore sia più acuto, uno stato doloroso può comparire anche in condizioni meno gravi dell’infiammazione.

Cause e sintomi delle emorroidi: i segnali da non ignorare

Le cause che possono alterare la normale condizione del plesso emorroidario spesso derivano da disfunzioni dell’attività intestinale come stitichezza o diarrea cronica. Ma esistono anche altri fattori, determinati da uno stile di vita poco sano, che possono incidere sullo stato di salute del plesso emorroidario. Vediamo i più comuni:

  • eccessiva sedentarietà o al contrario mantenimento della posizione eretta per tempi prolungati;
  • sforzi fisici;
  • abuso di alcol e nicotina o cibi piccanti/irritanti;
  • abuso di prodotti lassativi;
  • alimentazione sbilanciata o scorretta.

Inoltre, è importante non ignorare alcuni segnali d’allarme che il nostro corpo potrebbe mandarci per avvisarci che qualcosa non sta funzionando nel modo giusto. Ecco alcuni tra i più comuni sintomi delle emorroidi:

  • dolore nella zona anale, in particolare da seduti o durante l’evacuazione;
  • piccole perdite di sangue, soprattutto dopo la defecazione, che potrebbero derivare dalla rotture di piccoli vasi sanguigni interni all’ano;
  • prurito localizzato e in generale diffuso stato di disagio;
  • sensazione di gonfiore o percezione di corpo estraneo nell'ano;
  • raramente perdita anomala di feci;
  • sensazione al tatto di corpi morbidi esterni all'ano.

Consigli e rimedi per la salute del plesso emorroidario

Nella fase preliminare o in quella iniziale della malattia emorroidaria, potrebbero essere sufficienti alcuni semplici accorgimenti per arginarne lo sviluppo. A partire dalla dieta, si può prevenire l’insorgenza di emorroidi interne ed esterne prestando attenzione a questi semplici dettagli:

  • apportare un’adeguata quantità di fibre attraverso il consumo di ortaggi e alimenti integrali;
  • preferire pesce, carni bianche e legumi;
  • bere molta acqua per ammorbidire le feci e favorire l’evacuazione;
  • mangiare yogurt e assumere probiotici;
  • assicurarsi di assumere un’importante quantità di frutta e verdura, ricca di antiossidanti;
  • evitare spezie, cioccolato, peperoncino ed insaccati per non irritare la mucosa interna.

Mantenere una dieta corretta ed equilibrata, però, non è l’unico modo che abbiamo per contrastare l’insorgenza di infiammazioni del plesso emorroidario. Un ruolo importantissimo è determinato anche dalle attività più semplici che possiamo svolgere nella nostra vita quotidiana, integrando queste buone abitudini nella nostra routine. Vediamo alcune buone pratiche fai da te per prevenire o limitare gli effetti dell’infiammazione:

  • quando possibile limitare la sedentarietà alternando brevi passeggiate o semplici esercizi domestici all’attività lavorativa;
  • particolarmente utili sono tutti quegli esercizi che stimolano la zona pelvica come ballo, jogging e ginnastica dolce;
  • sciacquare l’area con acqua tiepida (favorisce il rilassamento della muscolatura perianale e migliora la circolazione nei piccoli vasi emorroidari favorendo il ritorno venoso del sangue);
  • utili sono anche impacchi a base di acqua tiepida con bicarbonato di sodio, tintura madre di calendula e camomilla;
  • tisane e decotti, molto utili per la loro azione lenitiva e miorilassante. Le erbe più adatte per aiutare il plesso emorroidario sono: cipresso, achillea, malva, ippocastano, nocciolo, amamelide, salvia, lavanda e ananas.

Lo sgabello da bagno, preservare il pavimento pelvico e il plesso emorroidario

La salute dell’intestino non è l’unico fattore determinante per il corretto funzionamento del plesso emorroidario, infatti, anche i muscoli del pavimento pelvico contribuiscono a migliorare o peggiorare lo stato delle emorroidi.

Molto spesso le infiammazioni e il gonfiore insorgono anche a causa di una postura sbagliata che tendiamo a mantenere quando siamo seduti sul WC.

Molti medici consigliano di utilizzare uno sgabello da posizionare sotto i piedi per assumere una posizione accovacciata (più simile a quella che avremmo utilizzando un bagno alla turca): questo permetterebbe al muscolo puborettale di favorire la linearizzazione del retto e di conseguenza facilitare l'evacuazione. Questo ridurrebbe di molto gli sforzi durante l’evacuazione, specialmente per le persone che soffrono di stitichezza.

Questo accorgimento e altri piccoli gesti quotidiani (come gli esercizi di rilassamento della muscolatura), ci permettono di preservare la salute del pavimento pelvico e di conseguenza di prevenire o contenere il gonfiore delle vene emorroidali.

Trattamento delle emorroidi infiammate: i prodotti utili a contrastarle

In particolari condizioni, può capitare che l’azione preventiva e di altri piccoli accorgimenti non sia sufficiente ad arrestare l’infiammazione. Una volta insorte, le emorroidi potrebbero richiedere alcuni ulteriori accorgimenti per scomparire, per esempio: munirsi di un cuscino a ciambella (soprattutto per chi è costretto a trascorrere molte ore del giorno seduto alla scrivania), utilizzare detergenti intimi delicati e utilizzare prodotti a base di ingredienti naturali che favoriscono l’attività microcircolatoria.

Infatti, per trattare la zona dolente è consigliabile associare l’utilizzo di prodotti lenitivi ad uso esterno (topico) a quello di integratori in grado di dare un supporto al plesso emorroidario dall’interno.

Oltre all’assunzione di farmaci specifici prescritti dal medico curante, potrebbero rivelarsi utili prodotti a base di ingredienti naturali come Aquilea Microcircolo Compresse, un integratore contenente:

  • Flavonoidi: dalle proprietà antinfiammatorie, protettive e rinforzanti nei confronti dei capillari e del microcircolo;
  • Diosmina: molecola derivata prevalentemente dagli agrumi, nota per le sue proprietà antinfiammatorie;
  • Rutina: sostanza derivata dalle piante rutaceae con attività antiossidante e antinfiammatoria, in grado di favore la protezione dei vasi sanguigni;
  • Esperidina: anch’essa presente negli agrumi è utile per contrastare la ritenzione idrica favorendo l’attività microcircolatoria;
  • Estratto di Rusco, o pungitopo, è utile alla funzionalità della circolazione venosa, anche per il plesso emorroidario;
  • Escina, sostanza contenuta prettamente in semi e corteccia dell'ippocastano, i cui estratti sono molto utili per la funzionalità del microcircolo;
  • Vitamina C: nota per le proprietà antiossidanti, contribuisce alla normale formazione del collagene per la normale funzione dei vasi sanguigni.

Quando si vuole contrastare la comparsa di sintomi relativi a stati infiammatori degli apparati microcircolatori, integrare la propria dieta con sostanze utili a sostenere la circolazione venosa (in particolare del plesso emorroidario) può rivelarsi un valido aiuto! Sebbene gli integratori naturali non sostituiscano una corretta alimentazione e vadano sempre abbinati a un corretto stile di vita, il loro impiego può certamente aiutare il nostro corpo a ritrovare il suo equilibrio.

Aquilea ha da sempre posto al centro della sua missione l'unione di natura e benessere, prestando attenzione alla scelta dei componenti naturali dei suoi prodotti. Per mantenere uno stile di vita sano e ricevere consigli e suggerimenti su come prenderti cura del tuo corpo in maniera del tutto naturale, continua a leggere gli articoli del nostro blog e scarica gratuitamente le nostre guide pratiche.

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